L'argine del Brenta che da Cadoneghe arriva fino a Noventa diventerà ufficialmente un itinerario ciclabile e sarà sistemato e dotato di pannelli informativi dalla Provincia di Padova, che ne ha approvato il progetto esecutivo. Lavori che si concluderanno ad aprile 2017. Il percorso ciclabile farà parte dell'itinerario che collegherà l'anello fluviale di Padova alla Riviera del Brenta: si potrà andare quindi da Padova a Venezia in bicicletta. Inizierà a valle dell’immissione del torrente Muson dei Sassi, attraverserà Cadoneghe, Vigonza e Noventa Padovana fino a incrociare l'itinerario dell’anello fluviale di Padova. Dal canale Piovego, quindi, si arriverà alla Riviera del Brenta.
«Da nord a sud, stiamo dando forma a un'unica rete di piste ciclabili connesse tra loro», spiega il presidente della Nuova Provincia di Padova Enoch Soranzo, «per mettere in relazione gli itinerari esistenti, risolvendo le interruzioni che ci sono in alcune parti del territorio. Abbiamo le potenzialità per diventare la capitale veneta delle piste ciclabili». Il progetto riguarda due interventi in ambiti diversi: questo che collegherà il Brenta con il Piovego e l'anello fluviale di Padova e quello tra la ciclovia del fiume Bacchiglione e l'anello ciclabile dei Colli Euganei a Cervarese Santa Croce.
Entrambe le opere hanno un costo di un milione di euro, cui la Regione Veneto partecipa con un finanziamento di 790 mila euro. L'argine sinistro del Brenta, lungo 8 chilometri e mezzo, è percorribile (tranne che per 500 metri asfaltati) tramite dei sentieri poderali a fondo naturale e la vegetazione tende a invadere il percorso rendendolo difficoltoso. Saranno quindi predisposte piste adeguate, arredi, segnaletica e pannelli informativi. Sarà inoltre messo in sicurezza l'attraversamento di via Padova a Ponte di Brenta.
(cri.s.)
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