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pallino.gif Appaltati i pasti tutta salute - Il Mattino di Padova 1 marzo 2001

pallino.gif Rette al raddoppio all'asilo nido - Il Mattino di Padova 18 novembre 2000

pallino.gif Quasi tre miliardi in strutture e istruzione - Il Mattino di Padova 8 novembre 2000

pallino.gif Due miliardi per la scuola - Il Gazzettino 7 novembre 2000

pallino.gif Orari troppo "flessibili" a scuola - Il Gazzettino 16 ottobre 2000

pallino.gif Le finestre stanno su con gli adesivi - Il Gazzettino 12 ottobre 2000

pallino.gif In regola la mensa nell'auditorium - Il Gazzettino 13 agosto 2000



1 marzo 2001"IL MATTINO DI PADOVA"

Appaltati i pasti tutta salute
Nuovo contratto da tre miliardi per le scuole comunali

CADONEGHE. Con un bando di concorso indetto nel mese di ottobre 2000, e con conseguente apertura delle offerte il 13 dicembre, il Comune di Cadoneghe ha assegnato il servizio di refezione scolastica. La ditta aggiudicataria, per un importo di quasi tre miliardi, è la Sodexho Italia, con sede a Milano. I criteri per l'aggiudicazione comprendevano, per il 40% del punteggio totale, l'offerta economica più vantaggiosa, e per il restante 60%, la corrispondenza a specifici criteri di qualità, valutati da un membro del dipartimento di medicina ambientale e sanità pubblica. I servizi richiesti alla ditta riguardano l'approvvigionamento delle derrate alimentari per la preparazione di pasti, la cottura, consegna e distribuzione dei pasti, il riordino e la pulizia delle stoviglie e dei locali. Il contratto di appalto ha validità per il periodo compreso dal 1º gennaio 2001 al 30 giugno 2003, con possibilità di rinnovo per uguale periodo. I pasti saranno forniti alle materne statali e private, alle elementari e medie, e al centro professionale presso il Centro polifunzionale Spinelli e le sedi delle scuole. Importante sottolineare l'attenzione riservata dal Comune verso un'alimentazione sana indirizzata ai bambini. Nell'articolo 28 del capitolato d'appalto, relativo alle caratteristiche merceologiche, parlando della qualità delle materie prime con cui preparare i pasti si richiede che non vengano utilizzati alimenti transgenici. La ditta dovrà inoltre essere in grado di fornire indicazioni sulla provenienza delle merci utilizzate. Il capitolato, poi, presenta, cosa assai rara, l'elenco delle derrate alimentari che la ditta dovrà fornire e la qualità che ne viene richiesta, oltre alle tabelle caloriche in cui sono riportati i diversi apporti di sostanze nutritive per singolo alimento, correlate allo specifico fabbisogno nutrizionale per fasce d'età. Viene richiesta dall'amministrazione comunale l'assenza di additivi o conservanti, l'integrità e la perfetta cottura degli alimenti. Tutti i tipi di carne devono avere provenienza nazionale e gli insaccati non devono presentare aggiunta di polifosfati, i prodotti ortofrutticoli, di provenienza regionale o nazionale, non devono essere coltivati in serra per più del 50% del ciclo vegetativo, per non contenere un'eccessiva quantità di nitrati. Era prevista, anche se non ancora attuata, la possibilità di fornire anche la merenda in orario mattutino a scuole elementari e medie.

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18 novembre 2000 "IL MATTINO DI PADOVA"

Rette al raddoppio all'asilo nido
Penalizzati soprattutto i non residenti a Cadoneghe
Cristina Salvato

CADONEGHE. Brutta sorpresa per i genitori di Cadoneghe: le rette dell'asilo nido comunale Aldo Moro sono aumentate e per di più con effetto retroattivo dal mese di settembre. L'asilo ospita in tutto 36 bambini tra lattanti e divezzi, dei quali 5 non residenti a Cadoneghe. E sono proprio loro che avranno l'aumento maggiore, in quanto ad alcuni residenti sarà restituita anche una parte della retta versata finora. L'aumento delle rette mensili rientra nell'adeguamento cui il Comune ha dovuto sottoporsi in base alla legge 449/97 e al successivo regolamento introdotto dal Dpcm 221/99. Tale normativa costituisce uno strumento attraverso cui accertare e misurare la capacità economica di coloro i quali richiedono all'amministrazione pubblica l'accesso a determinati servizi in modo agevolato. La legge introduce dei parametri, ribattezzati ironicamente "riccometro", ovvero l'indicatore della situazione economica equivalente (Isee), su cui i Comuni devono basarsi per fissare, ad esempio, le rette delle scuole materne, l'assistenza domiciliare, l'inserimento in strutture lavorative delle persone portatrici di handicap, ecc. In base al nuovo modello, le rette dell'asilo nido saranno fissate calcolando l'Irpef lordo, il patrimonio immobiliare e mobiliare. L'amministrazione, in data 25/01/2000, aveva tuttavia pubblicato una delibera, che fissava dei nuovi parametri di aggiornamento delle rette che sono state ricalcolate ad ottobre. Le nuove tariffe sono tuttavia provvisorie, in quanto il Comune non ha ancora attivato totalmente il metodo di calcolo delle tariffe in base all'Isee. Tale calcolo sarà effettivo dal primo gennaio dell'anno prossimo, per cui le rette saranno nuovamente modificate. L'assessore ai Servizi Sociali, Alessandra Baldan, motiva questo ulteriore aumento delle rette mensili come una revisione resasi necessaria per superare in qualche modo il deficit a carico dell'amministarzione. Si è voluto accertare gli effettivi e totali costi dell'asilo nido, che sono risultati aggirarsi complessivamente intorno ai 500 milioni di lire. Tale somma è stata ripartita poi tra le famiglie in base alle fasce di reddito pro capite. Veniva così superata la retta massima che era stata fino ad oggi fissata in 598.000 lire indipendentemente dal reddito familiare. Sulla base di questa nuova ridistribuzione dei costi, il tetto massimo è risultato essere di 1.105.000 lire, cui saranno sottoposti soprattutto i non residenti. L'assessore Baldan sta personalmente contattando i Comuni di residenza delle 5 famiglie che non abitano a Cadoneghe, per accordarsi sulla possibilità di un eventuale aiuto alle stesse rette necessarie, quindi, sia per far fronte al deficit pubblico che per un adeguamento alla normativa vigente. Ciò che forse si può contestare all'amministrazione è la mancata tempestività nel comunicare gli aumenti alle famiglie. Alcuni genitori sono indignati. In loro rappresentanza Annamaria Grassi, in tono piuttosto esacerbato accusa l'amministrazione di poca trasparenza. Non contesta l'aumento delle rette e il loro ammontare, quanto l'assenza di una puntuale comunicazione. Ad agosto, l'Ufficio Istruzione aveva inviato alle famiglie la modulistica Isee da compilare, ma mai si era accennato all'aumento stabilito a gennaio tramite delibera. Delibera che non era mai stata mostrata al comitato di gestione dell'asilo nido. La notizia degli aumenti è stata invece comunicata ai genitori durante l'assemblea tenutasi l'11 novembre e quindi ad anno scolastico già iniziato, precludendo così l'eventuale possibilità a cambiare asilo. Nonostante i nuovi adeguamenti e i quasi 100 milioni messi a disposizione dalla Regione, ognuno dei 36 bambini frequentanti il nido costerà comunque in media all'amministrazione 7.400.000 lire.

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8 novembre 2000 "IL MATTINO DI PADOVA"

Assistenza scolastica a Cadoneghe
Quasi tre miliardi in strutture e istruzione
Cristina Salvato

CADONEGHE. L'amministrazione ha presentato il nuovo piano per l'assistenza scolastica con interventi pari a 2 miliardi e 600 milioni di lire. L'assessore Lucio Costa sintetizza in tre punti le tipologie di intervento che attuerà il Comune da oggi sino al 2010. In primo luogo la risistemazione delle strutture, intesa sia come interventi di ristrutturazione che di riorganizzazione degli spazi. Saranno aumentate le classi delle scuole materne, passando da 9 a 11, trasferendo poi le sezioni alla scuola Falcone e Borsellino, che accoglierà anche gli alunni provenienti da Bagnoli. Altro aspetto su cui intervenire sarà quello legato ai servizi logistici. Verrà potenziata la vigilanza ricorrendo alle figure dei nonni-vigili e verrà ottimizzato il trasporto in pulmino estendendo il tempo pieno a tutti i plessi scolastici, per cui gli alunni non dovranno più spostarsi nell'unico istituto servito dal mezzo di trasporto. Attenzione particolare è posta al servizio mensa. Il rinnovo della gara d'appalto prevede come requisito il divieto di utilizzare cibi transgenici. È prevista anche la possibilità di introdurre la merenda al mattino, all'interno di un progetto di educazione alimentare. Il piano di assistenza scolastica prevede, infine, lo stanziamento di 207 milioni per specifici interventi nel settore formativo-educativo. Questo finanziamento è un 8% in più rispetto agli anni precedenti e servirà a finanziare progetti educativi, ad integrare il fondo regionale per la fornitura gratuita di testi scolastici a famiglie indigenti, all'acquisto di materiale ludico-didattico e di attrezzature sportive. Rientrano in questo capitolo di spesa anche i progetti specifici, come le borse di studio, il mediatore culturale per i 21 bambini stranieri attualmente presenti nel Comune e l'aiuto agli alunni che presentano specifiche difficoltà psicologiche e di apprendimento. Confermati i contributi alle scuole private, le quali come unico obbligo hanno quello della riduzione delle rette, una volta ottenuta l'eventuale parificazione agli istituti pubblici. Sia le scuole pubbliche che le private otterranno i finanziamenti comunali previa presentazione dei bilanci. Le private, inoltre, dovranno stipulare con l'amministrazione comunale un'apposita convenzione per permettere di controllare la qualità del servizio offerto.

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7 novembre 2000 "IL GAZZETTINO"

Due miliardi per la scuola
L'assessore: gli investimenti del Comune per i prossimi quattro anni

CADONEGHE. Sulla scuola nessun passo indietro. Lucio Costa, assessore all'Istruzione assicura infatti che non calerà la mannaia dei tagli sul piano dell'offerta formativa per gli anni prossimi. Ed annuncia investimenti di oltre 2 miliardi per l'adeguamento dello strutture, di mezzo miliardo per qualificare il servizio di trasporto, mensa e sorveglianza e di altri 200 milioni per il miglioramento dell'offerta formativa. Si parte dalla istituzione di 2 nuove sezioni di scuola materna a Bragni ed dal potenziamento di quelle esistenti a Bagnoli e a Meianiga, conseguenti all'incremento delle nascite nell'ultimo lustro. Gli inserimenti dei nuovi alunni comporteranno lavori di ampliamento delle sedi esistenti per oltre un miliardo e 600 milioni. I primi cantieri saranno conclusi per l'anno scolastico 2001/2002. Le altre opere in calendario saranno concluse entro il 2004, con un investimento complessivo di 4 miliardi. Sul fronte dei servizi, è già in cantiere l'appalto per il servizio di refezione, che interessa quotidianamente 600 alunni. E' anche in atto un sistema di revisione del servizio di trasporto che semplificherà i tragitti esistenti. Buone notizie anche per le sezioni dell'asilo nido. La struttura sarà infatti raddoppiata e potrà quindi accogliere 60 bambini. Sparirà quindi l'incubo delle liste d'attesa. Novità per i contributi alle scuole. Saranno garantiti i 39 milioni di sovvenzioni alle materne private ed assicurati 61 milioni per progetti di formazione degli istituti statali, con particolare attenzione per le attività di formazione sportiva, integrazione degli alunni svantaggiati e mediazione culturale per extra comunitari. Attenzione infine ai conti. Da quest'anno infatti il Comune pretende di verificare i bilanci delle scuole, per evitare doppioni con altri contributi già erogati dallo stato.
Lucio Piva

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16 ottobre 2000 "IL GAZZETTINO"

I disservizi nel comune di Cadoneghe
Orari troppo "flessibili" a scuola
Lettera firmata

Vogliamo richiamare l'attenzione su alcuni disservizi che sia la Direzione Didattica Statale, sia l'Amministrazione Comunale di Cadoneghe continuano a creare ai propri utenti-cittadini. L'ultimo caso riguarda l'inizio di questo anno scolastico. Con lettera del 23 giugno la Direzione Didattica informa i genitori degli alunni che "per l'anno scolastico 2000/2001 la data di inizio delle lezioni è stata stabilita per il giorno 14 settembre". Dice, poi, che il "progetto accoglienza" delle scuole d'infanzia prevede uno scaglionamento nell'accoglienza dei bambini nei primi giorni di scuola, con modalità ed orari che saranno illustrati dalle insegnanti e discussi con i genitori in apposito incontro informativo, previsto per il giorno 8 settembre. Il Comune, dal canto suo, con nota datata 8 agosto e spedita il 14 comunica che il servizio mensa sarà erogato a partire dal 18 settembre. Fino qui tutto funziona, se non fosse che, nella riunione informativa dell'8 settembre, ad una sola settimana dall'inizio delle lezioni scolastiche, le insegnanti ci informano che il progetto accoglienza prevede sì che i nuovi iscritti inizino il giorno 14, ma anche che i vecchi tornino nelle aule il 19. Alla fine dell'incontro ci consegnano a mano un ulteriore avviso del Comune, datato 14 agosto e mai pervenuto, a rettifica di quelli precedenti, con cui si comunica che il servizio mensa sarà erogato a partire dal 21 settembre. È possibile che queste amministrazioni, dal mese di giugno, non abbiano avuto tempo per informarci che la data di inizio della scuola e della mensa erano diversi da quelli comunicati? Cosa analoga, purtroppo, era successa anche a giugno, in occasione del pagamento dell'Ici, quando il Comune informava che erano state deliberate tutte le novità relative alla tassa e alle ulteriori detrazioni, la cui domanda per poterne usufruire doveva pervenire entro il 30 aprile. Peccato che la lettera del Comune fosse datata 3 maggio. Non possiamo far altro che domandarci se questi signori seguono un calendario con giorni particolari o se si divertono alle nostre spalle.

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12 ottobre 2000 "IL GAZZETTINO"

Situazione insostenibile all’istituto per geometri Belzoni. Il preside denuncia il grave rischio per gli studenti e i passanti
Quando piove si allagano tutti i corridoi, i neon sono vecchissimi e l’impianto elettrico deve ancora essere messo a norma

«Le finestre stanno su con gli adesivi»
Il professor Penada: «La Provincia sta preparando un piano di ristrutturazione, ma noi aspettiamo da anni»

Pericolo crollo al Belzoni. Le finestre si stanno staccando dall'edificio e camminare in via Santa Rosa sul lato della strada sottostante l'antico palazzo sede dell'istituto tecnico potrebbe voler dire mettere a rischio la propria incolumità. Il preside della scuola, Gino Penada, avverte infatti che i sette antichi finestroni del '700 che danno sulla strada sono da tempo pericolanti, e rimangono al loro posto solo grazie a un puntuale e costante lavoro di rinforzo con chiodi, colla, viti e adesivi vari. «Basta che un ragazzo dia inavvertitamente una spinta per far cadere gli infissi. Se un malcapitato giorno una vetrata dovesse crollare in testa a qualche passante saranno guai», osserva il dirigente. Non solo. «Si trovano nella medesima precaria condizione pure le otto finestre, anche quelle settecentesche, del corridoio dell'istituto che guarda sul cortile interno di via Brondolo, percorso di passaggio dei ragazzi per andare a depositare i motorini» puntualizza Penada. Inoltre, i vetusti infissi sono responsabili di lasciar penetrare, oltre a spifferi a non finire, anche l'acqua piovana, così quando piove i corridoi della scuola si allagano. Un problema, quest'ultimo, che non risparmia neppure la succursale di Cadoneghe «In occasione degli acquazzoni si inondano sempre la palestra e i bagni e spogliatoi annessi» riferisce il preside, facendo presente che piove dentro anche nella casa appena ristrutturata per la custode in via Speroni. La lista delle lamentele non finisce qui, ma continua con la segnalazione dell'impianto elettrico che dev'essere urgentemente rimesso a norma. «I fili corrono scoperti sopra i travi in legno del '400 - dice il capo d'istituto - In caso di cortocircuito, cosa potrebbe succedere?». Anche l'impianto di illuminazione lascia a desiderare: «I neon vecchi di oltre 10 anni su soffitti di 4 metri e mezzo fanno una luce troppo bassa». Considerato che lo stabile a 2 piani conta oltre 80 gradini, il preside chiede infine un ascensore nell'eventualità di studenti disabili o insegnanti o ragazzi con problemi agli arti. «È allo studio da parte della Provincia un piano generale di ristrutturazione dell'edificio, e si parla addirittura di 3 miliardi per il Belzoni, ma noi finora non abbiamo ancora visto niente, e sono ormai troppi anni che siamo in questa situazione; chiediamo un intervento drastico prima che sia troppo tardi».
Isabella Scalabrin

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13 agosto 2000 "IL GAZZETTINO"

L'assessore Costa
"In regola la mensa nell'auditorium"

Il tempo lungo deve essere un servizio. E rispondere in pieno alle esigenze delle famiglie. Che sono state costrette lo scorso anno ad arrangiarsi, pur di veder accolti i propri figli nelle strutture scolastiche in orario pomeridiano. E si sa bene quanto le famiglie contino su questo servizio indispensabile padre e madre lavorano a tempo pieno tutti i giorni.
La protesta viene dalla Lega Nord, pronta a rinfacciare alla giunta, alcune "pecche" riscontrate nella gestione del servizio nella sede della "G. Galilei" nei mesi scorsi. A cominciare dalla mensa scolastica, realizzata nell'auditorium della scuola, probabilmente in contrasto con le norme sanitarie. "E pensare - ha detto la capogruppo padana, Valda Pavin - che sarebbero disponibili gli spazi dell'attigua ludoteca, utilizzata tre volte la settimana. E'un problema che il Comune deve risolvere presto, visto che le iscrizioni al tempo lungo vanno sempre più estendendosi".
Valda Pavin ha posto anche l'accento sulla necessità di programmare in modo più attento anche l'attività scolastica pomeridiana. Il motivo? I genitori della Galilei, lo scorso hanno sborsato di tasca loro 108 mila lire al bimestre per poter assicurare ai figli attività di completamento dell'orario didattico."Non è il caso - ha chiesto l'esponente del Carroccio-che sia il Comune a farsene carico, utilizzando mezzi e strutture che sono già in suo possesso?". L'assessore alla Pubblica istruzione, Lucio Costa ha fatto capire che non ci sarà inversione di rotta. "Se finora -ha spiegato Costa - abbiamo utilizzato l'auditorium della scuola come mensa, significa che l'Unità sanitaria Locale ci ha concesso il proprio benestare. Quanto alle attività complementari dell'orario scolastico, il Comune già si è fatto carico della sorveglianza degli alunni prima dell'inizio delle lezioni. E ha attivato nel corso degli anni servizi sempre più diffusi a tutela della scuola a tempo lungo".

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