info.jpg

 

RASSEGNA STAMPA – LUGLIO 2002

"IL GAZZETTINO"


28 luglio 2002 "IL GAZZETTINO"

I colletti bianchi hanno proclamato lo stato di agitazione sospendendo gli straordinari
Troppo lavoro, comunali in rivolta
Sotto accusa l’esecutivo che non provvede ad incrementare l’organico nei settori chiave

Spirano venti di guerra lungo i corridoi comunali. Per l'ennesima volta nel corso degli ultimi mesi, infatti, i colletti bianchi municipali hanno dichiarato lo stato di agitazione. Annunciando il blocco del lavoro straordinario per i prossimi giorni. E prevedendo uno sciopero al rientro delle ferie, se i contrasti attualmente in atto con l'amministrazione non saranno risolti.
Il ritornello dei municipali è ormai quasi monotono. Lamentano orari di lavoro fuori controllo, carichi di mansioni a volte eccessivi e comunque disomogenei, il continuo fluttuare di professionalità da un ufficio ad un altro senza un disegno organico di riordino delle mansioni all'interno dell'Ente. Tutto questo, secondo una nota diramata nei giorni scorsi dalle associazioni di categoria, ha prodotto situazioni di disagio e conflittualità, sfociati in un esodo del personale verso altre realtà. Al conseguente impoverimento professionale il Comune risponde unicamente con l'esternalizzazione di alcuni servizi.
I casi additati dalle RSU aziendali sono molteplici. Un esempio? Sono state chieste almeno tre assunzioni in settori chiave come la polizia municipale, l'edilizia privata ed i servizi cimiteriali. La giunta ha risposto picche. Non tenendo invece conto del fatto che il paese ha superato i 15 mila abitanti con un organico di vigili inadeguato e che le pratiche edilizie languono inevase. Mentre il ruolo di necroforo è affidato incredibilmente ad un obiettore di coscienza. Anche il personale addetto alla cultura ha di che lamentarsi. In vista degli spettacoli estivi il Comune ha dichiarato l'assenza di fondi per il pagamento delle ore straordinarie. Ma ha sopperito all'assenza dei dipendenti con le associazioni di volontariato, i nonni vigile ed i "soliti" obiettori di coscienza. Un comportamento che, oltre ad essere giudicato antisindacale, ha mandato su tutte le furie i lavoratori. Che non riescono a capire come mai il Comune possa pagare circa 7,5 euro orari le figure "volontarie" (oneri assicurativi esclusi) e non corrispondere la paga oraria di poco meno di 10 euro al personale di ruolo.
"La tanto conclamata trasparenza verso i cittadini - conclude la nota sindacale - trova numerose zone d'ombra che possono essere superate unicamente attraverso condotte maggiormente rispettose dei diritti dei lavoratori".
Lucio Piva

top                  


26 luglio 2002 "IL GAZZETTINO"

Due banditi armati di pistola in azione ieri sera a Mejaniga
Fulminea rapina all'Alì
Hanno svuotato le casse del supermercato e sono fuggiti

Fulminea rapina ieri sera, poco prima dell'orario di chiusura, a Mejaniga di Cadoneghe. Preso di mira il supermercato Alì di via Bellini.
I malviventi sono entrati in azione alle sette e venticinque. Erano in due, il volto coperto dal passamontagna ed armati di pistola. Parlavano in italiano, ma con un'inflessione veneta. Dipendenti e clienti del supermercato, colti di sorpresa, sono stati costretti ad alzare le mani e a non opporre resistenza. L'assalto si è risolto nel giro di pochi attimi. Dopo aver arraffato i soldi custoditi in due registratori di cassa, i banditi hanno girato i tacchi e in fretta e furia si sono dileguati.
Fuori, ad attenderli, c'era un complice al volante di una Fiat Croma con il motore acceso. I rapinatori sono saliti sull'auto che si è poi allontanata a tutta velocità in direzione di Vigonza. Subito è stato dato l'allarme e sul luogo della rapina sono prontamente intervenuti i carabinieri per i primi rilievi. Disposti anche una serie di posti di controllo.
A poca distanza dal supermercato gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto la Fiat Croma che era stata utilizzata dai malviventi per la fuga. L'auto, ovviamente, è risultata rubata. Le successive ricerche effettuate dai carabinieri nella zona circostante hanno dato esito negativo. Il bottino della rapina non è stato ancora quantificato.

top                  


24 luglio 2002 "IL GAZZETTINO"

Nodo della Castagnara

Stavolta non potevano lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione. Provincia e Comuni di Padova, Cadoneghe e Vigodarzere hanno finalmente gettato le basi per la soluzione del nodo della Castagnara. E' stata siglata nei giorni scorsi a Palazzo Santo Stefano la convenzione per la stesura del progetto preliminare di un nuovo itinerario nord-sud che andrà a raccordare il sistema orbitale della Grande Padova con l'Arco di Giano, in territorio cittadino.
La Provincia sta lavorando ormai da diversi mesi alla progettazione dell'anello che dovrebbe chiudere ad ovest le tangenziali nord, est e sud di Padova. Nell'aprile scorso le amministrazioni di Cadoneghe e Vigodarzere avevano convenuto con l'esecutivo di Palazzo Moroni sull'opportunità di estendere la progettazione ad un nuovo asse di penetrazione nord-sud in coincidenza dell'imbuto della Castagnara. Un'arteria essenziale alla funzionalità del nuovo assetto viario che verrà a configurarsi con l'orbitale. Erano state individuate due alternative praticabili. Un percorso ad est dell'abitato di Pontevigodarzere con innesto diretto sulla tangenziale nord di Padova ed un altro ad ovest dello stesso quartiere, in grado di raccordarsi direttamente all'Arco di Giano. Proprio quest'ultima soluzione ha raccolto i maggiori consensi. L'asse di penetrazione si svilupperà quindi dal tracciato della vecchia statale "Del Santo" in direzione sud attraverso un nuovo ponte sul Muson dei Sassi, il parcheggio scambiatore della stazione di Vigodarzere, il primo binario della ferrovia, il vecchio ponte ferrato sul Brenta, ancora la linea Padova-Camposampiero fino al sottopassaggio dell'autostrada e della tangenziale nord, prima dell'innesto sull'Arco di Giano.
Per la prima volta tutte le amministrazioni interessate si sono trovate d'accordo sul percorso da compiere assieme. Ecco perchè la firma della convenzione, sottoscritta dagli assessori Domenico Riolfatto e Domenico Menorello, oltre che dai sindaci Roberto Zanovello e Adriano Baldin, assume un significato senza precedenti. Spetterà alla Provincia individuare i tecnici incaricati della progettazione, che dovrà essere corredata di uno studio analitico sui flussi di traffico e di una dettagliata analisi finanziaria degli interventi. La spesa complessiva è stata stimata nell'ordine dei 123.000 euro, dei quali 57.500 a carico di Palazzo Moroni e 50.000 di competenza della Provincia. Un onere di 7.750 euro ciascuno peserà invece sui bilanci delle amministrazioni di Cadoneghe e Vigodarzere.
Luca Ingegneri

top                  


11 luglio 2002 "IL GAZZETTINO"

Ennesima tragedia al rondò maledetto: morto imprenditore

Torna a bagnarsi di sangue l'asfalto della statale 307. All'altezza del famigerato rondò di via Sauro è infatti maturata un'altra tragedia. La vittima è Massimo Cassata imprenditore di 42 anni, residente ad Albignasego. In prossimità della rotonda di svincolo la Vespa 125 dell'uomo è stata affiancata da un Tir. L'autoarticolato avrebbe stretto lo scooterista a ridosso della barriera di cemento che delimita le corsie della statale. Massimo Cassata, urtando il guard rail, avrebbe perso il controllo dello scooter. Finendo orrendamente risucchiato dalle ruote del Tir.

top                  


7 luglio 2002 "IL GAZZETTINO"

Chiude da domani la passerella sul Brenta

Questa volta si fa sul serio: chiude infatti la passerella in riva al Brenta fra Torre e Cadoneghe per l'avvio dei lavori di restauro. Il Comune ha ufficialmente annunciato la chiusura del ponte da domani mattina. Per pedoni, ciclisti e motociclisti si annuncia quindi un gravoso percorso lungo il trafficato nodo della Castagnara. Le opere di restauro della passerella, quantificate in circa 350 mila euro, saranno concluse entro la fine del prossimo ottobre.
Lucio Piva

top